È evidente che per i mercati azionari gli scenari migliori sono quelli del soft landing e del no landing (con diminuzione dell’inflazione). In effetti, nel primo caso, la crescita dell’economia risulterebbe lenta e/o modesta con una conseguente disinflazione graduale verso l’obiettivo del 2% prefissato dalla Fed. Una volta raggiunto il risultato senza troppe verticalizzazioni sull’economia, il FOMC potrebbe iniziare a deliberare un taglio dei tassi, graduale. In questo caso, il lavoro della Fed risulterebbe perfetto e senza intoppi. Nel secondo caso – no landing (con diminuzione dell’inflazione) – la crescita resterebbe stabile, la disinflazione avrebbe un ritmo più lento e le azioni della Fed resterebbero più dipendenti dai prossimi dati. È sì uno scenario di incertezza, ma di certo il male minore.
Ne parliamo nel report di Marzo 2023.
[A cura di Carlo De Luca e Alessio Garzone]